Le radici tolte vengono lavate con acqua corrente e il bulbo affettato come una patata.
Quindi viene messo ad essiccare al sole oppure per una produzione più ampia negli appositi macchinari alimentari.
Dopo cinque giorni di essiccazione viene imballato nelle sacche di yuta e conferito a destinazione!
Nel periodo di maggio i nostri campi di iris, negli ultimi anni, sono diventati oggetto di attrazione turistica. Fiori a perdita d'occhio con meravigliosi colori che regalano una gioia unica.
La coltivazione dell'Iris
una storia di famiglia
La lavorazione dell’iris (giaggiolo - specie Iris pallida) è lunga e complessa: Il bulbo viene piantato in autunno, nei mesi di settembre e ottobre, e sta per tre anni nel campo.
Il bulbo dopo tre anni, nel periodo estivo tra luglio e agosto, viene estirpato dalla terra, viene scosso e pulito a mano poi portato in cantiere e così vengono fatte anche le piante per l’anno successivo.
E ci chiediamo ... ma a cosa serve l’Iris? Dal bulbo della pianta che coltiviamo viene estratto un prodotto denso chiamato anche "burro".
Viene utilizzato come fissante nei profumi di alta qualità e per avere un profumo intenso a lunga durata
Ovviamente viene utilizzato anche nel mondo della cosmesi in quello alimentare o medicinale.
Chioccioli iride e Albertoni Tommaso (1965)
Iris decorticato, essiccato e imballato per la spedizione
“E’ una coltura che richiede una grande cura. Deve essere tenuta pulita, resta in campo ogni tre anni, e necessita di una accurata lavorazione manuale."
“Si tratta di una coltura tradizionale che oltre ad essere molto richiesta dall’industria ha la capacità di valorizzare il territorio dal punto di vista paesaggistico, storico e culturale"
godere del profumo unico degli iris
La coltivazione dell'iris richiede pazienza, in quanto le piante richiedono tre anni per raggiungere la piena maturità e produrrebulbidi alta qualità.